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COMUNE DI OPI |
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DATI |
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- Abitanti: 480
- Altitudine: m. 1.250
- Superficie territoriale: He. 4.937
- C.A.P.: 67030
- Frazioni e Località: Casette Asismiche
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DESCRIZIONE |
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Con una posizione dominante sull'alto Sangro, il paese gode di un panorama stupendo su una delle più belle zone del Parco. Il borgo medievale poggia su uno sperone roccioso e risalire il paese è una esperienza affascinante. Forse il nome Opi deriva da Ope, dea dell'abbondanza, figlia di Saturno. Su una collina davanti al paese è stata creata l'area faunistica del camoscio e nel paese vi è il centro visita dedicato a questo prezioso ungulato. Opi si distingue anche per la sua attività sportiva nella pratica dello sci di fondo praticato soprattutto sulla piana di Macchiarvana, a qualche chilometro dal paese.
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PUBBLICA UTILITA' |
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- Prefisso telesettivo: tel.0863
- Municipio: tel. 910606
- Carabinieri (Pescasseroli): tel. 910675
- Farmacia: tel. 912758
- Ufficio postale: tel. 91890
- Corpo forestale dello Stato: tel. 910717
- Ufficio Turistico: 910622
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STRUTTURE RICETTIVE |
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- Alberghi
- La Peja Tel. 910756
- Hotel Du Park (ristorante, discoteca, piano bar) Tel. 912441 912442
- Pensione Genziana Tel. 912324 9102158
- Albergo Fresilia 916072
- Disponibilità di appartamenti attrezzati per soggiorni estivi ed invernali
- Ristoranti, campeggi ed aree pic-nic
- Bar Ristorante La Vecchia Locanda tel. 91936
- Hotel du Park Tel. 9102441 9102442
- Bar Ristorante Camping "Vecchio Mulino" Tel. 912232
- Ristorante "La Madonnina" tel. 916053
- Camping "Le Foci"Tel. 912233
- Picnic "Area dell'Ozzo"
- Pic-nic Segheria
- Luoghi d'incontro
- Per informazioni: Ufficio Turistico Tel. 910622
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DA VEDERE |
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La Necropoli di Opi
La prima notizia relativa alla necropoli risale al 1711 quando, in un manoscritto dell'Anonimo di Opi, viene riportata questa notizia "... mentre per la campagna verso oriente da per tutto per la giornata si scoprono dei sepolcri dove con l'ossa dei seppelliti vi si trovano diverse armi, benché distrutte dalla ruggine, come sono spade, cimieri, bracciali e fibbie di diverse sorti ...".
Ma solo intorno al 1940-50 che iniziano a moltiplicarsi le notizie di rinvenimenti fortuiti di materiali archeologici in Val Fondillo, che nel 1987 culmineranno con il recupero e la consegna alla Sopraintendenza Archeologica d'Abruzzo del c.d. "corredo principesco" proveniente dalla nostra necropoli ed appartenente ad una tomba maschile di particolare ricchezza.
Nel 1994 la Sopraintendenza Archeologica, in accordo con l'Ente Parco Nazionale d'Abruzzo, ha iniziato uno scavo sistematico che ha permesso di riportare in luce un primo nucleo di tombe fornendo così nuovi spunti di studio e riflessione sulle popolazioni di origine safina che abitavano il territorio del Parco.
Da una prima analisi dei dati di scavo si nota come la necropoli di Val Fondillo si inserisca coerentemente nel quadro dei sepolcredi coevi presenti nel resto d'Abruzzo; questi ultimi restituiscono l'immagine di popolazioni che già alla fine del VII° secolo a.C. avevano raggiunto un notevole livello economico, utilizzavano e producevano oggetti di lusso ed erano portatrici di una cultura artistica raffinata aperta agli influssi delle altre culture italiche e mediterranee
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